mercoledì 14 febbraio 2018

Il Gladio romano





Il gladio romano era un'arma in dotazione ai legionari dell'esercito romano, si trattava di una piccola spada a doppio taglio con la lama larga e molto appuntita.
Il gladio ha origine dalla spada corta usata dai Sanniti e dagli Iberici, modificata per l'uso delle legioni.
I Romani usavano il gladio perché era piccolo e poteva essere maneggiato più facilmente nel combattimento ravvicinato imposto da un muro di scudi rispetto ad una spada lunga, che invece richiede maggiore mobilità e spazio. Questa caratteristica è quella essenziale di questa arma e rispecchia il metodo di combattimento dei romani in età repubblicana e imperiale. Infatti i romani erano soliti combattere con gli scudi a contatto, con formazioni molto fitte, basti vedere la testuggine, e colpivano soprattutto di punta perché, come diceva Vegezio, «con la punta si uccide più in fretta».
Il gladio era oltretutto una delle armi più usate nei combattimenti-spettacolo organizzati negli anfiteatri. I duellanti presero quindi dalla loro arma più comune il celeberrimo nome di Gladiatori.
Secondo la leggenda Scipione l'Africano, durante la campagna in Spagna, dopo aver conquistato Cartago Nova in cambio della salvezza della città chiese ai fabbri della città, famosi in tutta l'Iberia, di costruirgli 100.000 gladii per equipaggiare le sue legioni (noti poi come gladii hispanici)


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