venerdì 27 settembre 2019

Il miliarium aureum


Da dove partivano tutte le strade di Roma?....Da quà.....dal Miliarium Aureum....Il "miliarium aureum" (ovvero la pietra miliare aurea) era una colonna rivestita di bronzo dorato che l'imperatore Augusto aveva fatto innalzare nel 20 a.C. (quando rivestiva la carica di "curator viarum", cioè amministratore delle strade) all'estremità dell'emiciclo dei Rostra verso la Basilica Iulia. La colonna indicava il punto di inizio di tutte le strade dell'Impero e quindi tutte le distanze venivano misurate a partire da questo punto: per questo motivo la colonna recava incise, a lettere dorate, sulla sua superficie le distanze tra Roma e le principali città dell'Impero. Nella foto sopra possiamo ammirare quanto resta della colonna, ovvero un frammento di base decorata con palmette, posta alla base del Tempio di Saturno.




Ricordando Plauto..


UN BRANO DE MILES GLORIOSUS: LA MOGLIE...
un tema cosi'..attuale..

PERIPLECTOMENO:
 — Effettivamente sarebbe una bella cosa metter su famiglia con una buona moglie, se uno sapesse dove andarsela a pescare. Ma vi pare che io mi metterei alle costole una che non mi dicesse mai :
« Marito mio,
comprati della lana che ti faccio un caldo e morbido mantello e una buona tunica per ripararti da questo brutto inverno »?
(Non c’è pericolo che una moglie ti dica queste cose.)

Invece, prima ancora che cantino i galli, mi sveglierebbe per dirmi:
 « Marito mio, dàmmi i soldi per fare un regalo a mia madre per
il primo del mese;
i soldi per la marmellata;
i soldi per pagare alla ricorrenza delle Quinquatrie la fattucchiera,
l’interprete dei sogni,
l’indovina, la maga.
Sarebbe uno scandalo non mandare nulla a quella che legge il pianeta dal sopracciglio;
sarebbe una crudeltà non fare un regalino alla pieghettatrice.
E’ un pezzo che la ceraia mi tiene il broncio perché non ha avuto la mancia;
 anche la levatrice s’è lamentata con me d’aver ricevuto poco.
 E non vorrai dare qualcosa alla balia che ti nutre gli schiavetti di casa? ».
 Questi e mille simili malanni delle donne mi hanno sconsigliato di pigliare moglie, che mi ricanterebbe a ogni momento di tali tantafere —
(Plauto, Atto III, scena I)

martedì 10 settembre 2019

Marco Celio

MARCVS CÆLIVS (MARCO CELIO)

Il cenotafio di MARCVS CÆLIVS (Marco Celio) eretto dal fratello PVBLIVS CÆLIVS (Publio Celio) nella speranza di recuperarne i resti. Il centurione è rappresentato con i suoi liberti PRIVATVS (Privato) e THIMIANVS (Thimiano) che ne condivisero la sorte ed è rappresentato con le sue decorazioni militari
MARCVS CÆLIVS (Marco Celio) (nacque a BONONIA (Bologna) intorno al 44 a.C. e morì il 9 d.C.). Era un centurione PRIMVS PILVS della Legio XIIX che venne ucciso nell’agguato della foresta di Teutoburgo. E 'conosciuto dal suo cenotafio, eretto dal fratello PVBLIVS CÆLIVS (Publio Celio), nella speranza di recuperarne i resti. Il centurione è rappresentato con i suoi liberi PRIVATVS (Privato) e THIMIANVS (Thimiano), che ne condivisero la sorte. Venne scoperto nel 1620 a Birten (ora una parte di Xanten), in Germania. Celio è raffigurato con indosso la sua uniforme militare, e decorazioni: PHALERÆ (falere) (un tipo di decorazione militare), ed armille (un tipo di decorazioni che venivano portate al collo e un braccialetto), una corona civica (un premio che spettava a chi avesse salvato la vita ad un cittadino Romano), mentre nella sua mano destra, tiene un vitis (Un bastone di vite, simbolo di comando, portato dai centurioni, incaricato al comando di una centuria). Su entrambi i lati della sua immagine vi sonoi suoi liberti (ex schiavi), MARCVS CÆLIVS PRIVATVS e MARCVS CÆLIVS THIAMINVS.
In basso a sinistra della lapide danneggiata, ma abbastanza leggibile, vi è riportato il testo che descrive MARCVS CÆLIVS:

M[ARCVS] CÆLIVS T[ITI] F[ILIO] LEM[ONIA TRIBV] BON[ONIA]
I O[RDINI] LEG[IONIS] XIIX ANN[ORVM] LIII S[EMISSIS]
CECIDIT BELLO VARIANO OSSA
[LIBERTORVM] INFERRE LICEBIT P[VBLIVS] CAELIVS T[ITI] F[ILIVS]
LEM[ONIA TRIBV] FRATER FECIT

Marco Celio, figlio di Tito, appartenente alla tribu’ Lemonia, nativo di Bologna, centurione di primo ordine della Legione XIIX, di anni 53 mezzo, fu ucciso nella guerra Variana, la lapide contiene le sue e quelle dei suoi Liberti. Messe da Publio Celio, figlio di Tito, della Tribu’ Lemonia e fratello di Marco, fece.