martedì 4 maggio 2021

I due teatri di Curione

I due teatri di Curione
Ne esiste una ricostruzione virtuale di H. Rossi Zambotti nel Museo della Civiltà Romana.
Il primo tentativo noto di creare un anfiteatro fu quello intrapreso nel 52 a.C. da Scribonio Curione che, candidato al tribunato, attirò l’attenzione degli elettori facendo costruire due teatri lignei, ciascuno capace di ospitare ben ventimila persone e poggiante su una struttura mobile. I due teatri erano accostati di schiena e il pubblico poteva seguire contemporaneamente due spettacoli diversi. Quando fu il momento dei gladiatori, due squadre di manovratori fecero ruotare i due teatri finché si trovarono uno giustapposto all’altro. Una manovra sorprendente ma molto rischiosa, visto che Plinio il Vecchio osservò come avessero corso meno pericoli i gladiatori scesi nell’arena che gli spettatori fatti ruotare sui trabiccoli di Curione. Secondo Plinio la rotazione fu utilizzata una sola volta, poiché nessuno si azzardò più a mettere ancora in moto quel marchingegno infernale. Per il movimento dei due teatri va ipotizzato, ovviamente, l’uso di piattaforme girevoli.
Ma sentiamo cosa ci dice di lui Plinio il Vecchio nella sua "Storia Naturale": Gaio Curione, morì nella guerra civile fra le file dei cesariani ....... Fece realizzare quasi prossimi due grandissimi Teatri in legno, sospesi entrambi al movimento ed al sostegno che garantivano i cardini su cui poggiavano. Lo spettacolo antimeridiano dei giochi avveniva con i due Teatri tra loro opposti di maniera che le scene non si disturbassero reciprocamente con i loro suoni; quindi repentinamente si facevano ruotare i Teatri -da quanto è noto, dopo i primi giorni, anche con alcuni spettatori che continuavano a restar seduti al loro posto- al punto da far incastrare le estremità: Curione realizzava in tal modo un Anfiteatro e dava il via allo spettacolo dei giochi dei gladiatori, avvolgendo la struttura in modo ancor più sicuro per il popolo di Roma. Cosa mai si dovrebbe di più ammirare in tutto questo, l'inventore o l'invenzione, l'architetto o chi fece fare la struttura, chi ardì pensare ad un meccanismo del genere o a chi ordinò di realizzarlo? Ecco ....... che il popolo di Roma, quasi dislocato su duplice sorta di navigli, viene sostenuto da due cardini e quasi guarda se stesso nell'atto di combattere, in grado di poter morire da un momento all'altro per qualche guasto dei meccanismi! ........ Bisogna rammentare anche che siffatta magnificenza risultò turbata dal fatto che i cardini furono trovati danneggiati per l'usura: allora, conservata la struttura ad anfiteatro, nel medesimo giorno si rimossero entrambe le scene si proclamarono i giochi degli atleti e, repentinamente tolti gli opposti pulpiti, sempre nel medesimo giorno Curione poté far avanzare dai suoi gladiatori quelli che avevano vinto. (Per quanto faraonica l'idea di Curione rientrava in una sua logica, parimenti citata da Plinio nel libro XXXIV, legata all'uso romano in età repubblicana di realizzare teatri mobili: ed il meccanismo di Curione poté essere anche connesso al divieto di erigere in Roma quelli che erano detti, dal sito di erezione nell'età di Silla, Campana Luxuria, cioè gli Anfiteatri: cosicché Curione, nonostante i cenni moralistici che Plinio non gli risparmia, poté esser solo un anticipatore, visto che già solo 24 anni dopo, nel 29 a. C., Statilio Tauro realizzò in Campo Marzio un Anfiteatro stabile.

Francesco Ottaviani


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