giovedì 13 maggio 2021

La tragica storia di Giulia Livilla

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𝐃𝐒 π€π§ππ«πžπš 𝐂𝐨𝐧𝐭𝐨𝐫𝐧𝐒.
Prendo in prestito il celebre dipinto di John William Godward per parlarvi di Giulia Livilla, la bella e sfortunata ultima figlia del grande Germanico. Purtroppo la numerosa progenie del vendicatore di Teutoburgo non ebbe un fato favorevole. I primi due nati, Nerone Cesare e Druso Cesare finirono in disgrazia sotto Tiberio. Caligola, divenuto imperatore, cadde per mano dei pretoriani. Giulia Drusilla se ne andò di malattia a soli 21 anni. Agrippina Minore, madre di Nerone, fu eliminata dal figlio. Infine abbiamo Giulia Livilla. Lei nacque nel 18, un anno prima della tragica fine del padre, morto ad Antiochia nel 19. Fu educata a corte sotto Tiberio. Per uno strano gioco del destino finì promessa sposa a Publio Quintilio Varo, figlio dell'omonimo genitore sconfitto a Teutoburgo. Due delle tre aquile legionarie perse nella famosa imboscata erano state recuperate proprio da Germanico. Il matrimonio sfumò e la bella fanciulla sposò nel 33 l'equestre Marco Vinicio, un valido amministratore, molto attivo sotto Tiberio. La vita di Livilla cambiò con l'ascesa alla porpora imperiale del fratello Caligola. Le tre sorelle furono infatti accolte a corte con tutti gli onori. Svetonio narra di notti brave segnate da rapporti incestuosi e di una condotta di vita dissoluta e senza regole. Questo sembrerebbe in contrasto con l'opposizione che Livilla dimostrò nei confronti della politica del fratello. Già nel 39, appena due anni dopo l'insediamento di Caligola, Livilla ed Agrippina tentarono di spodestarlo, favorendo il cognato Marco Emilio Lepido, marito di Drusilla, (morta appena un anno prima), e amante di entrambe le sorelle. Ma una volta scoperte nell'intento criminale, Caligola non ebbe il coraggio di eliminarle. Giulia e Agrippina furono esiliate. Nel 41, tolto di mezzo Caligola, le due rientrarono a Roma, accolte da Claudio. Livilla entrò in contatto con Seneca, filosofo nel pieno della maturità. Tra i due nacque una passione. L'irrequieta imperatrice Messalina sfruttò l'occasione per liberarsi di una presenza che la infastidiva. Gelosa dell'avvenenza di Livilla e temendo quell'alleanza tra un uomo colto e una donna di fine intelletto, gridò all'adulterio. Claudio non volle entrare in contrasto con la bella e fumantina consorte. I due presunti amanti furono così esiliati; Seneca in Corsica, Livilla a Pandateria (Ventotene) dove fu lasciata morire di fame. Livilla aveva 23 anni. Se ne andava nell'inedia una donna spregiudicata nei giochi di corte ma determinata e di grande intelligenza. Dopo un matrimonio imposto e una relazione di comodo, probabilmente pagò con la vita il primo vero amore della sua breve ma intensa esistenza.

▪ "The quiet pet " di John William Godward (1906).
▪ "Le donne che fecero l'Impero" di Marisa Ranieri Panetta. Salerno Ed. (2020).
▪ "Storia Romana" di G. Geraci e A. Marcone. Mondadori.

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